giovedì 23 marzo 2017

Suggestione...

Un’aquila che vola libera.
E’ questa l’immagine che ho nella mente, 
complice la suggestione di Numa forse…
Rappresenta a pieno quel che provo:
libertà, possibilità infinite di fronte a me, 
voglia di volare sempre più in alto, e di provare il brivido della felicità
Vorrei ringraziarvi uno ad uno, e lo farò… 
Ma ora lasciate che vi dica una cosa:
nella vita ho incontrato tante persone, come voi del resto, 
e ho vissuto tante situazioni diverse… come voi, del resto…
Ho avuto momenti meravigliosi in cui il mio volo era sereno, tranquillo, e la vista mi riempiva gli occhi e il cuore.
Però ho avuto anche tanti momenti in cui le intemperie ostacolavano il mio batter d’ali, e la planata diventava difficile, e l’orizzonte indefinito, e i colori spenti, e il panorama apatico.
In tutto ciò,
voi siete stati una settimana di sole.
Ma non di quello estivo che ti scalda e non sai come affrontarlo.
Siete stati un sole primaverile, di quelli che si appoggiano piano piano sulla pelle, come volessero accarezzarti, e ti parlano piano all’orecchio, per raccontarti una storia senza spegnere il mondo fuori. Di quelli che li accompagna una brezza leggera, quasi inconsistente, che li completa nella loro dolcezza. 
La musica è davvero un’arma micidiale.
Ti prende e ti trascina nel suo mondo parallelo, senza chiederti se sei d’accordo a farlo.
Non te ne accorgi nemmeno e sei travolto da sensazioni forti e pregnanti. 

Poco tempo fa ho letto qualcuno che diceva che “La malinconia è il sentimento più completo. Comprende tutto: la positività, la bellezza, la vicinanza, la lontananza. Ad esempio, un abbraccio è malinconico. Può essere d’addio com di benvenuto. L’ambivalenza è la cifra della malinconia, così come accade per la musica. Tutto dipende da ciò che si canta su un’armonia.”

E su questa meravigliosa riflessione, vi lascio un abbraccio malinconico, che può dire tanto, tutto quello che vogliamo dirci. 
E vi ringrazio di cuore.
A presto, compagni di viaggio.