domenica 28 gennaio 2018

Rosso

E mi piace crearmi un mondo parallelo, ogni volta che quello reale non mi basta.
Mi piace immaginare di essere un’altra persona, un altro respiro, un’altra vita.
Mi capita di ripensare al fatto che la magia non sta nelle foglie che si staccano dall’albero in autunno, e neanche nel momento in cui quelle stesse foglie toccano terra. La magia sta nel mezzo: quando fluttuano in aria, e non hanno più vincoli, non sanno quale vento le trascinerà con sé e si lasciano semplicemente cullare, ad occhi chiusi. Ché ad occhi chiusi tutto ha un’altra dimensione, un altro peso, un’altra importanza. Baciamo ad occhi chiusi. Sogniamo ad occhi chiusi. Sentiamo il battito del cuore ad occhi chiusi. Come se il cuore si nascondesse dietro le palpebre, per risuonare nella nostra cassa toracica solo quando abbiamo bisogno di sentirlo. 
E anche se ho scritto altre 42 parole, sono ferma a quel “baciamo”. 
Quanto sa dire un bacio? Due bocche che si chiudono dolcemente, e si incontrano a metà strada, assaggiandosi, in un momento che rimane sospeso… rosso. Il colore dell’amore, il colore della passione, il colore dei baci. 
Tutti i miei mondi paralleli sono rossi. Rosso il cielo, rosse le stelle, rossa la Luna. 
E poi un aquila che vola. Quest’immagine torna sempre, quando scrivo senza pensare a cosa scrivo.
Scrivo e sto pensando a te. O forse a te. O forse a me.
Al centro dei miei mondi paralleli ci sono sempre io, e sono sempre come voglio essere, e ho sempre tutto quello che voglio avere. E non faccio fatica a sorridere, e non mi serve nascondermi dietro un’entusiasmo ed un’iperattività di facciata. Io e la voglia di colorare tutto di rosso. 
Rosso.
Tutto qua.